Guida all’acquisizione di un’attività commerciale: cosa serve e perché conviene?
Vuoi diventare imprenditore di te stesso o ampliare il tuo business? Se il tuo sogno è avviare un’attività in proprio, sappi che può essere più semplice acquisirne una già esistente, pagandone il relativo valore al venditore anziché aprire una struttura da ex novo.
Ciò nonostante, risulta comunque fondamentale seguire degli iter burocratici e fare delle attente valutazioni utili a valutare l’acquisizione di un’attività commerciale già esistente, con la quale sicuramente non è necessario partire da zero.
Da dove cominciare?
Per aprire un’attività commerciale di qualsiasi tipo è necessario partire da una buona idea, che però sia supportata da un’analisi di mercato, basando tutte le prospettive di profitto su proiezioni e statistiche. Un’impresa già esistente, invece, permette di poter valutare fin da subito lo stato di salute, tramite l’analisi della sua situazione finanziaria e contabile. In questo modo è possibile individuare:
- Punti di forza e di debolezza
- Una strategia adeguata basata su dati concreti
Redigere un business plan è quindi più semplice, perché qualora fosse necessario, basta “aggiustare il tiro” per raggiungere in modo preciso il proprio target di riferimento e migliorare alcuni aspetti.
Requisiti per l’acquisizione di un’attività commerciale
In ogni caso, per acquisire un’attività commerciale, a livello personale, occorre possedere alcuni requisiti:
- Requisiti morali: non esser stato dichiarato fallito, condannato per reati non colposi o sottoposto a norme restrittive (sorveglianza speciale, obbligo di soggiorno etc.). Per tutti gli altri, si deve partire dall’agevolazione data dalla liberalizzazione delle licenze e proseguire anche in base alle proprie specializzazioni e diplomi.
- Attestazioni: per esempio, nel caso si voglia prendere in gestione un bar in franchising, un ristorante, o comunque un locale legato al settore alimentare, le normative impongono l’ottenimento dell’attestato HACCP, conseguibile per il personale attraverso la frequentazione di un corso che riguarda le tecniche di conservazione dei cibi, l’igiene da mantenere nei locali, le procedure per evitare contaminazioni, parassiti e la formazione di batteri pericolosi.
Inoltre, è necessario svolgere alcuni adempimenti, che comprendono per esempio l’invio della dichiarazione di inizio attività SCIA al comune di competenza e, se si vuole aprire un negozio a Roma, è obbligatorio anche rispettare il Regolamento per il Centro Storico, che stabilisce alcune importanti norme volte alla tutela e al decoro del patrimonio artistico culturale del sito UNESCO.
A chi rivolgersi?
Gli adempimenti per l’acquisizione di un’attività commerciale sono quindi diversi e per non incappare in qualche difficoltà è vantaggioso rivolgersi ad una società leader nella consulenza aziendale come A.P.R.E. Roma, che con il suo team di professionisti e la collaborazione con Gi.Pa In Formazione, è in grado di seguire il tuo progetto dall’inizio, monitorando anche i risultati nel tempo.