Come aprire un bar a Roma? Soprattutto, dove?
L’apertura di una nuova attività nella capitale non è complessa ma necessita di tanti piccoli accorgimenti, oltre alle necessarie e dovute autorizzazioni per il bar.
Dopo aver valutato se si è in possesso di tutti i requisiti per l’apertura di un bar nella capitale, è importante valutare l’aspetto economico e soprattutto, strategico.
Il locale e la zona in cui aprire la nuova attività di somministrazione alcolici, bevande e alimenti non possono essere affidati al caso. Esistono dei veri e propri requisiti urbanistici ed edilizi da rispettare, che cambiano di comune in comune e, in quello romano, prevedono diverse norme da seguire.
Requisiti del locale bar a Roma
Gli spazi adibiti al bar dovranno essere degli ambienti con destinazione d’uso commerciale, riconosciuti in tal senso dal catasto. Tramite la destinazione d’uso si definisce l’utilizzo che si può fare dei locali e, in alcune situazioni, può essere modificata (es. da ufficio ad esercizio commerciale).
Ovviamente, il cambio di destinazione d’uso può necessita di tempo e denaro e, quindi, è sempre preferibile puntare la propria attenzione su uno spazio già adibito a locale commerciale e, come tale, definito nella sua destinazione d’uso.
Vincoli urbanistici e di sicurezza per bar e locali
Dovranno rispettare i vincoli storici e paesaggistici previsti dal comune di Roma, in particolare per la zona del centro storico.
Inoltre, è importante valutare la posizione in cui si aprono i locali bar, ovvero la distanza dai parcheggi, che deve essere di massimo 300 metri dal locale.
Le metrature del locale, ampie o ristrette al minimo, devono comunque consentire l’allestimento di alcuni parametri di sicurezza sul lavoro e di sicurezza pubblica come le uscite d’emergenza, la presenza di vetrate, il rapporto bilanciato tra area dove avviene la preparazione dei cibi o cocktail e la somministrazione degli alimenti e bevande, etc.
In ogni caso, per l’apertura del bar, è necessario comunicare contestualmente all’invio della SCIA una Notifica Sanitaria di inizio attività alla ASL di competenza per comunicare la regolarità delle condizioni igieniche.
Obbligo dell’isolamento acustico del locale bar
Fondamentale è il rispetto dell’isolamento acustico. E’ obbligatoria una certificazione di idoneità del livello acustico trasmesso, da parte di un tecnico incaricato dagli appositi uffici del comune di Roma (emissione acustica inferiore ai 10 per cento dei limiti consentiti dalla legge).
A tal fine, è bene ricordare che nel momento in cui l’apertura del nuovo bar a Roma coincide con un’attività di musica dal vivo o dj set, sarà necessario dichiarare alla SIAE (Società degli autori ed editori) quali brani verranno suonati e pagare il corrispettivo dei diritti d’autore. Come ente pubblico a cui è stato conferita la tutela dei diritti d’autore e delle opere di ingegno, la SIAE vigila nel momento in cui un’opera musicale viene eseguita, diffusa, riprodotta in pubblico. L’autore ha diritto ad esigere un compenso, le cui tariffe sono variabili in base alla categoria del bar o locale in cui viene diffusa la musica e il tipo di riproduzione. Per capire al meglio in quale categoria si rientra, è bene approfondire la questione con dei rappresentanti o esperti nel settore.
Consulenza per l’apertura nuova attività a Roma
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- Relazione tecnica sull’idoneità dei locali rilasciata da un geometra abilitato e firmata digitalmente;
- Consulenza costituzione societaria o ditta individuale attribuzione Partita IVA;
- Iscrizione Inps, Camera di commercio e Inail;
- Contatto con aziende collegate per corso Rec;
- N.I.S.A. sanitaria a nome della società/ditta individuale compilata da tecnici competenti;
- Consulenza contratto di locazione commerciale;
- Dichiarazione Attività in Deroga rilasciata dalla Provincia di Roma;
- Invio SCIA al Municipio di competenza;
- Corsi di formazione Haccp e Decr. L.ge 81/08 (sicurezza nei luoghi di lavoro) ove ce ne fosse necessità; solo il costo del corso è escluso e verrà conteggiato a parte.
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