E’ stato licenziato l’ultimo DPCM (il primo firmato dal Presidente Draghi) relativo alle misure di contenimento del contagio da COVID-19 in Italia le cui disposizioni si applicano a partire dal 6 marzo 2021 e fino al 6 aprile 2021.
In linea di massima il DPCM non fa altro che ribadire la distinzione delle regioni italiane in colori che rappresentano situazioni di rischio differenti. Ferme restando infatti le regole comunque comuni a tutto il territorio nazionale (ad esempio l’uso delle mascherine, del distanziamento
sociale, del divieto di spostamento tra regioni ed al ricorso allo smart working), vengono definite in dettaglio le misure di contenimento del contagio per ogni “colore”.
– Nelle regioni in “zona bianca” non si applicano più le misure di sospensione o divieto delle attività previste per gli altri colori;
– Nelle regioni in “zona gialla” sono confermate le attuali misure compreso il coprifuoco dalle 22 alle 5 ed il divieto di uscire dalla propria regione. Dal 27 marzo potranno riprendere cinema e teatri (anche se con affluenza ridotta) ed i musei potranno ricevere visitatori anche nelle giornate festive e prefestive. L’attività di ristorazione segue gli attuali orari, ovvero apertura fino alle 18, poi asporto fino alle 22 mentre è sempre possibile la consegna a domicilio. Nel caso di bar senza cucina ed enoteche il servizio di asporto si ferma alle ore 18.
– Nelle regioni in “zona arancione” sono sospesi cinema e teatri, non è possibile spostarsi al di fuori
del proprio comune e le attività di ristorazione sono chiuse al pubblico mantenendo la possibilità di asporto fino alle 22 o alle 18 (a seconda dell’attività) e della consegna a domicilio.
– Nelle regioni in “zona rossa” le attività non necessarie sono chiuse (comprese quelle dei servizi alla
persona e della ristorazione) ed è vietato qualunque spostamento non motivato all’interno del proprio comune. Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle 22 per i ristoranti e alle 18 per bar ed enoteche, l’asporto.