
Cosa serve per aprire un bar step by step!
Sei una persona socievole, estroversa e hai sempre amato i lavori a contatto con il pubblico? Bene, sappi che aprire un bar potrebbe fare al caso tuo: da sempre un luogo aggregante, in un bar è possibile fare una pausa dal lavoro, incontrare amici e conoscenti e fare incontri inaspettati. Ma è anche un tipo di lavoro che ti consente di dare sfogo alla creatività, con la realizzazione di cocktail sfiziosi, colazioni all’italiana con protagonista il buon caffè.
Se dunque ti stai chiedendo cosa serve per aprire un bar, ecco una breve guida che ti spiegherà come fare, passo dopo passo.
La licenza per il bar è ancora necessaria?
Buttarsi in un’impresa imprenditoriale richiede, senza dubbio, una buona dose di coraggio ma, con la giusta determinazione, preparazione e un valido supporto, tutto è possibile.Tuttavia sicuramente la prima domanda che ti viene in mente è: come ottenere la licenza per l’apertura di un bar?
Fortunatamente, dall’entrata in vigore dell’articolo 3 della legge 248/2006 questo tipo di autorizzazione non è più necessaria e, ufficialmente dal 2010, i comuni non possono più fissare il numero di licenze per bar e ristoranti, ma comunque attuare delle limitazioni e concedere altri tipi di autorizzazioni.
Ecco cosa serve per aprire un bar
Per capire cosa serve per aprire un bar è necessario partire da alcuni requisiti fondamentali ed ottenere delle autorizzazioni:
- Non esser stato dichiarato fallito.
- Non essere stato condannato per reati non colposi.
- Non essere stato sottoposto a norme restrittive (sorveglianza speciale, obbligo di soggiorno etc.).
- Affittare o acquistare ambienti con destinazione d’uso commerciale
- Rispettare i vincoli storici e paesaggistici definiti a Roma nel Regolamento per il centro storico (se vuoi aprire il bar all’interno del sito UNESCO).
- Inoltrare la SCIA Commerciale (Segnalazione Certificata di Inizio Attività)online al SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive).
- Conseguire l’attestato HACCP tramite la frequentazione di un corso, obbligatorio anche per i dipendenti, sulle tecniche di conservazione dei cibi, l’igiene dei locali e le procedure per evitare contaminazioni e pericoli per la salute dei clienti.
- Inviare una notifica Sanitaria d’inizio attività all’ASL di competenza per comunicare la regolarità delle condizioni igieniche.
- Ottenere il certificato di idoneità del livello acustico trasmesso.
- Conseguire l’attestato SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande), conosciuto anche come corso Ex-Rec.
A chi rivolgersi?
Abbiamo visto come l’aspetto burocratico sia fondamentale e anche molto impegnativo da curare, ma a questo si aggiunge quello strategico legato a comunicazione e marketing: per scoprire cosa serve per aprire un bar di successo rivolgiti agli esperti di A.P.R.E. Roma, che in collaborazione con quelli di Gi.Pa. In Formazione, sono in grado di pianificare una strategia di marketing completa, nonché di affiancarti in tutte le fasi del progetto, occupandosi anche della consulenza contabile e fiscale, senza trascurare il monitoraggio dell’attività post-apertura.