Il Consiglio dei Ministri del 15 maggio ha approvato un decreto-legge che introduce ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19. Il decreto delinea il quadro normativo nazionale all’interno del quale, dal 18 maggio al 31 luglio 2020, con appositi decreti od ordinanze, statali, regionali o comunali, potranno essere disciplinati gli spostamenti delle persone fisiche e le modalità di svolgimento delle attività economiche, produttive e sociali.
Le linee di indirizzo delle Regioni hanno definito i criteri a cui dovranno adeguarsi le attività commerciali che riapriranno a partire dal 18 maggio. Rispetto a quanto annunciato nei giorni scorsi, sono stati rivisti alcuni criteri indicati dall’Inail: in pratica per ristoranti, alberghi e le spiagge la metratura non sarà quella indicata nelle prime bozze del decreto del governo. Si riduce a un metro il distanziamento. Non ci saranno quindi 4 metri di distanza per i tavoli dei ristoranti, né i cinque per gli ombrelloni.
Per tutte la attività valgono le regole del distanziamento, 1 metro, e l’utilizzo delle mascherine e dei guanti, o in alternativa dei gel disinfettanti.
Parrucchieri ed estetisti possono consentire l’accesso dei clienti solo tramite prenotazione e devono conservare l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg.