Alternative alle canne fumarie per la ristorazione a Roma

il 16 Aprile 2019 Categoria: ,

Con l’introduzione dell’art. 64 bis, l’Assemblea Capitolina aggiorna finalmente la normativa borbonica che obbligava le attività di ristorazione all’immissione dei fumi nelle canne fumarie.

Con la Deliberazione 12 si aprono le porte a nuovi sistemi di espulsione dei fumi da cottura degli alimenti per attività non residenziali, differenti dalla classica canna fumaria, che come noto, risulta essere uno dei principali elementi ostativi all’apertura di attività nel Centro Storico di Roma.

Il panorama romano per l’apertura di nuove attività vede normative complesse e variegate che, diventano ancora più stringenti se ci concentriamo nel Centro di Roma ove, a regolamentare l’apertura di attività sono la Deliberazione 47 del 2018 e la Deliberazione 35 del 2010. Molto spesso è accaduto che lì dove i regolamenti amministrativi consentivano l’apertura di attività di gastronomia calda, il Regolamento d’Igiene del 1932, obbligava all’installazione di impianti di estrazione dei fumi esterni all’edificio, senza tenere conto della tutela del patrimonio artistico – architettonico di immobili storici.

Con l’approvazione dell’art. 64 bis comma 2 “ è possibile installare apparati tecnologici differenti …, qualora sia stabilita, dagli enti competenti, l’incompatibilità del condotto della canna fumaria con la tutela o la salvaguardia degli edifici e dei contesti urbani di pregio artistico – architettonico …”.

Questa nuova strada, che coinvolge principalmente il Centro Storico di Roma, è percorribile però solo se la cottura degli alimenti avviene attraverso apparecchiature elettriche e le emissioni in atmosfera siano definite scarsamente rilevanti, mentre vengono esplicitamente escluse attività di friggitoria, in quanto classificate come industrie insalubri.

Da un punto di vista commerciale, la nuova normativa rivoluziona nuovamente il mercato della ristorazione nel Centro di Roma, dove appena un anno fa e con non pochi disagi, è entrata in vigore la Delib. 47 con lo scopo di preservare il decoro della città, patrimonio dell’UNESCO.

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